Scrivere è vivere

di michelecasella

Perché scrivere quotidianamente un diario, un blog? Per fuggire dall’oblio. Il bisogno profondo di sopravvivere alla memoria attanaglia chiunque. Un fumettista definiva gli artisti in due categorie: i marziani, quelli che segnano uno spartiacque tra il prima e il dopo; poi ci sono gli artigiani, quelli che animano le pagine di storia e del divenire di ogni giorno. Aggiungo io, sommessamente, la categoria dei graffittari. Quelli come me che graffiano la storia trattenendone un’inezia sotto le unghie. Un po’ vandali, artisti nelle intenzioni, banali per tutto il resto. Ma quel segno rimane, per sempre. E questo concede una misera sensazione di eternità. Tra un ‘ora sono in aereo quindi non ho accesso alla rete. Lascio il mio segno ora, qui al gate 2 per Parigi. Bonne nuit.

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