Sfatti e misfatti
di michelecasella
Tornare alle incombenze del mondo dopo un periodo di vacanza mentale, da lo stesso effetto di una doccia gelata dopo una sudata da facocero. Ti si ferma il sangue e gira la testa, senza tregua. Sono state necessarie, oggi, varie pause, qualche minuto di training autogeno fai da te, massicce dosi di caffè e sanipirina a portata di mano. Ma ce l’ho fatta. La routine ti sovrasta senza che te ne accorgi. Telefonate, mail, pianificazione della vita famigliare…. preoccupazioni piccole e travolgenti. Oppure il nulla che comunque pesa, incalcolabile e repentino. In questa giornata in cui si è riavviato l’ingranaggio di tutto, mi dedico un quadro del pittore veneto della fatica, dello sgraziato che tende al sublime, del cammino e del lavoro: Jacopo da Bassano e i suoi piedi da contadino, piedi che forse non hanno mai portato un infradito, non hanno mai goduto della dolcezza del bagnasciuga, dell’azione massaggiante del mare. I piedi di San Giuseppe e dei pastori sono l’emblema della sfinitezza di oggi. Adorazione dei Pastori, Jacopo da Bassano e bottega. Notte mondo.