Father And Son

di michelecasella

Oggi, primo settembre, centinaia di famiglie sono in trincea per l’imminente scuola. Libri, corredo più o meno griffato, iscrizioni e pagamenti inevitabili. Un dissanguamento. Presso la sede dell’azienda provinciale per i trasporti, messomi in coda inizio a guardarmi in giro. E vedo i papà e le mamme, a centinaia, con i loro figlioli, e mi sovviene agli occhi un particolare: i figli sono versioni fedeli e non sbiadite dei loro genitori. Una sensazione strana mi viene da queste aderenze e ridondanze di somiglianza. Mi ha fatto tanta tenerezza. Finché fissavo questo pensiero al cellulare, mi giro verso mia figlia per condividere l’illuminazione, ma me la ritrovo, come me, immersa nel suo smartphone a smanettare agile ed impietosa. Le somiglianze vanno oltre, ben oltre ai tratti, tanto da azzardare un cordone generazionale dei vizi e delle virtù. Mi dedico uno dei quadri del più grande ritrattista del Rinascimento, Lorenzo Lotto, lo scrutatore dell’anima, l’indagatore della quarta dimensione, colui che nel segno e nel colore distillava l’indole, il profondo, la natura del modello, della persona. Lorenzo Lotto, “Ritratto di Giovanni Agostino della Torre con il figlio Niccolò”.1515, National Gallery, Londra.

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