Spesso il male di vivere ho incontrato….
di michelecasella
É capitato anche a me. Pensavo di esserne immune. Invece mi ha preso di sorpresa come un ladro nel proprio salotto nel cuore della notte. E tu non hai smentito nulla. Il tuo silenzio é stata un’ammissione di colpa. Una sfinge di imbarazzo e cordoglio, con il rigore di un ragioniere ma con il decoro del Nobel. Ed io ho appreso inerme e felice che il male di vivere mi ha sorvolato senza lasciare devastazione apparente. Fissando il mare increspato, di latta tinta e lucente, immerso nell’attesa della cena, attendo una smentita credibile, tra i bagnini operosi, balli di gruppo e la romagnola frenesia di morire godendo. Bandiera bianca piana e distesa, ambulanti abusivi e l’astuzia del meretricio si affollano attorno ai vacanzieri, é il segno della resa, ed io sereno per la notizia, paziente ed arrostito, attendo altre occasioni, tra mulinelli della sera portatori di sventura e la Bufera minacciata che ha riparato altrove. Ti guardo, e non temi piú neppure per la tua credibilità vacillante. Per questo ti stimo e un po’ ti invidio.