Ricorrenza
di michelecasella
Scrivere mi attira, ma mi manca il tempo. Leggo, seguo tutorial, spulcio blog e pagine dedicate alla scrittura creativa, compro collane per iniziare aspiranti scrittori. Poi penso che in fondo sto semplicemente scrivendo un diario, e mi sento così sciocco. Scrivere per esibire la tecnica è così sterile. Si spintonano nella mia testa immagini, frasi, verità disvelate che però non escono dalla mia testa. La mia testa come una stanza di amenità e di ricordi, la stanzetta per scrivere le mie cose e la poesia, il locus amoenus in poche parole. Voglio liberarmi… un flusso d’acqua che stilla dai miei occhi. Svuotarmi per poi riempirmi di nuove cose e di nuovi intrecci. Desidero nuove prospettive, ascoltare nuove parole e farle mie. Ma non ci riesco, sono avvinghiato ancora all’utilità pratica, al fine. Non riesco a godermi il viaggio. Notte mondo.
Salve Prof., non ho idea di come funzioni sui blog, perciò non so se e semmai fra quanto si accorgerà di questa mia risposta. Le avrei scritto sull’email, ma purtroppo la sua vecchia email costituzionale è stata disattivata e io non so dove altro scriverle. Torno spesso sul suo blog sperando di vedere nuovi post e finalmente ne ho trovato uno :). È sempre interessante tornare qui e rileggere. Stavolta ho preso un po’ di coraggio e ho anche deciso di scriverle, ci sono un po di cose che volevo dirle e spero le faccia piacere sentirle. La prima, e la più importante, è che si sente la sua mancanza. È stato il nostro Professore per un solo anno, ma se qualcuno mi dovesse chiedere, sicuramente uno dei migliori che io abbia avuto. Mi mancano le sue lezioni, che erano sempre in qualche modo interessanti, amche se l’argomento era noioso o anche se era una lezione alle prime ore al Fermi, che si trattasse di italiano, di storia, di geografia o di epica (a parer mio la materia migliore con lei). Mi mancano molto le ore di educazione civica con lei, erano ore spese bene, interessanti e utili, era l’unico a fare educazione civica come si deve. Ora, quest’anno, non abbiamo ancora affrontato niente in educazione civica e temo che non affronteremo niente come lo facevamo con lei. Sono già successe tante brutte cose quest’anno, ne stanno succedendo tante in questo periodo, secondo me bisognerebbe parlarne ma noi in classe non lo stiamo facendo, e io sono sicura che con lei avremmo gia dedicato delle ore per parlarne e informarci invece.
Non lo dico con cattiveria, ma con il nuovo prof. di italiano e geostoria, per farla breve, siamo lontani anni luce da l’esperienza che avevamo con lei. Lei ci rendeva partecipi durante le lezioni e sopratutto lei ha instaurato un rapporto con noi, mentre questo nuovo prof. è completamente il contrario, però non sono qua per fare polemica, e magari l’anno prossimo mi andrà meglio.
Quando a inizio settembre ho scoperto che le è stata data la cattedra in una scuola che non era la nostra ci sono rimasta un po’ male, speravo tanto che avremmo continuato con lei. Comunque sono sicura che le sue nuove classi si trovano molto bene con lei e ovviamente spero che sia altrettanto per lei :).
Sicuramente, con lei, andare a scuola era più bello.
Ci sono anche altre cose che le vorrei dire, ma non vorrei rendere questa risposta(?) troppo lunga… e sperando di non aver fatto errori grammaticali, o almeno non tanti, mi fermo qui.
Saluti.:)
Cara Juliet é un grande piacere risentirti. Ti rispondo a breve in modo più articolato. La.mia mail è michele.casella1974@gmail.com. Scrivimi a questo indirizzo per una chiaccherata. A presto. Buona notte.