In riva al mare
di michelecasella
Bonington Richard Parkes, Sull’Adriatico.
Il grieco cristallino
Pettina di fino il mare.
Lo arruffa di schiuma
E di risentimento.
Il vento mi riga la faccia
Di presagi per l’avvenire.
Gabbiani annoiati, sentinelle,
presidiano gli scogli,
mentre sul bagnasciuga
si consumano
le gesta erotiche dei pavoni,
cortigiani della forma.
I pensieri,
come i giochi dei bimbi,
non lasciano traccia alcuna
né sulla sabbia, né oltre la duna.
Si riversano tutti
Nel catino grigio,
piatto sino a Levante,
bagnato dal cielo celeste.
Con loro affondano
I propositi, le attese
E il mio distinguermi.
Naufrago in villeggiatura,
mi appresto a far compagnia
a Giona e al Leviatano.
Mi suona lontano,
come campana della memoria,
solo il rumoreggiare
delle onde e del loro destino.